Molte novità oggi in merito alla gestione dei rapporti di lavoro nell'ambito dell'emergenza COVID-19.

1. Entrato in vigore il nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 marzo 2020 che estende le misure urgenti a tutto il territorio nazionale

Il nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 marzo 2020, pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale e disponibile qui, estende le misure per il contrasto e il contenimento del diffondersi del virus COVID-19 all'intero territorio nazionale fino al 3 aprile 2020.

Sono in particolare sospesi non solo convegni, manifestazioni, eventi e spettacoli che comportino un affollamento di persone tale da non consentire il rispetto delle distanze di sicurezza interpersonale di almeno un metro, ma sono sospese anche le attività didattiche nelle scuole e nelle Università fino al 15 marzo 2020. Al fine di contenere l'impatto dell'emergenza sanitaria, il Decreto promuove l'attivazione, per tutta la durata della sospensione, di modalità di didattica a distanza.

Con specifico riguardo agli aspetti giuslavoristici, nell'ambito delle misure adottate dal Governo per il contenimento e la gestione dell'emergenza epidemiologica il nuovo Decreto conferma quanto previsto dal precedente DPCM del 1° marzo 2020 e riconosce la possibilità di attivare la modalità di lavoro agile (c.d. smart-working), per la durata dello stato di emergenza, su tutto il territorio nazionale. La modalità di smart-working, disciplinata dagli articoli da 18 a 23 della Legge 22 maggio 2017, n. 81, potrà dunque continuare ad essere applicata, anche in assenza degli accordi individuali previsti dalla legge, sull'intero territorio nazionale.

Da un punto di vista pratico, lo smart-working è attivabile dal datore di lavoro in maniera semplificata e con semplice comunicazione scritta al dipendente, non essendo necessario l'accordo con il dipendente stesso per tale attivazione.

2. Introdotta la nuova procedura semplificata per lo smart-working

Inoltre, è attiva da ieri sul portale di Cliclavoro la nuova procedura semplificata per l'invio massivo delle comunicazioni di lavoro agile durante il periodo di emergenza. Il datore di lavoro potrà infatti comunicare con modalità semplificata e in modo massivo i nominativi dei dipendenti che svolgeranno la loro attività lavorativa in modalità di smart-working.

Al fine di assolvere l'obbligo di comunicazione previsto dall'art. 23 della Legge 22 maggio 2017, n. 81, la comunicazione al Ministero non dovrà più essere effettuata per il singolo dipendente, come previsto in via generale, ma potrà essere fatta a livello aziendale.

La nuova procedura telematica semplificata per l'invio delle comunicazioni di smart-working per il periodo di emergenza (disponibile qui) prevede la compilazione di:

  • un'autocertificazione del datore di lavoro in formato PDF/A, contenente l'elenco dei lavoratori coinvolti nello smart-working;
  • un file Excel, con l'indicazione del Codice Fiscale dell'azienda e dei dati anagrafici dei dipendenti ai quali è richiesto lo svolgimento dell'attività lavorativa in modalità di lavoro agile.

Per i dipendenti che già svolgevano la loro attività lavorativa in modalità di smart-working per alcuni giorni alla settimana ai sensi della Legge 22 maggio 2017, n. 81, allo stato si ritiene che la nuova procedura permetta ai datori di lavoro di comunicare l'estensione di questa modalità lavorativa in ragione dell'emergenza epidemiologica.

3. Nuova informativa INAIL sulla salute e sicurezza in caso di smart-working

Si ricorda infine che, come noto, restano fermi gli obblighi di informativa di cui all'art. 22, comma 1, della Legge 22 maggio 2017, n. 81 per i dipendenti in regime di smart-working.

In tal senso, l'INAIL ha pubblicato un modello di prospetto, che può essere compilato ed inviato in via telematica, con riferimento all'informativa sulla salute e sicurezza nell'ambito del lavoro agile.

Infatti, gli obblighi di informativa potranno essere adempiuti ricorrendo alla documentazione resa disponibile sul sito dell'INAIL (disponibile qui).

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